Tris di adempimenti cruciali per le cripto-attività: scadenze e considerazioni

Nei prossimi tre mesi, i possessori di cripto-attività dovranno affrontare una serie di importanti adempimenti fiscali. Questi adempimenti, sia obbligatori che facoltativi, sono stati delineati dall’Agenzia delle Entrate attraverso il provvedimento n. 290480/2023, pubblicato il 7 agosto scorso, e riguardano tre principali aspetti.

1. Affrancamento Opzionale – Scadenza: 30 settembre
Il primo adempimento riguarda l’affrancamento opzionale delle cripto-attività detenute al 1° gennaio 2023. Entro il 30 settembre, i contribuenti hanno la possibilità di versare l’imposta sostitutiva del 14% o la prima rata di essa. Questo affrancamento consente di considerare il costo di acquisto delle cripto-attività al 1° gennaio 2023 per l’applicazione dell’imposta sostitutiva, il che è particolarmente utile quando mancano dati precisi sul costo di acquisizione.

2. Regolarizzazione Opzionale – Scadenza: 30 novembre
Il secondo adempimento riguarda la regolarizzazione opzionale delle cripto-attività detenute entro il 31 dicembre 2021. Entro il 30 novembre, i contribuenti devono eseguire diversi adempimenti, compreso il versamento delle imposte sostitutive e delle sanzioni ridotte, oltre all’invio all’Agenzia delle Entrate del modello di istanza completo. Questo processo consente di “regolarizzare” le cripto-attività precedentemente non dichiarate. Tuttavia, è importante notare che questa regolarizzazione non consente di assegnare un nuovo costo fiscalmente riconosciuto alle cripto-attività.

3. Dichiarazione dei Redditi – Scadenza: 30 novembre
Il terzo adempimento obbligatorio coinvolge la dichiarazione dei redditi derivanti dalle cripto-attività realizzate nel 2022. Entro il 30 novembre, i contribuenti devono anche dichiarare le consistenze di queste cripto-attività nel modello REDDITI 2023. Questo adempimento segue la disciplina precedente delle cripto-attività e non quella introdotta dalla legge 197/2022, che entrerà in vigore solo nel 2023.

Per i contribuenti che hanno regolarmente dichiarato le cripto-attività e non intendono rivalutare il costo di acquisto, l’affrancamento e la regolarizzazione potrebbero non essere necessari. Tuttavia, per coloro che desiderano rivalutare il costo, è importante agire entro il 30 settembre.

Infine, per coloro che hanno evitato obblighi fiscali, la regolarizzazione può essere un’opzione. Tuttavia, è importante notare che questa procedura non consente di assegnare un nuovo costo fiscale alle cripto-attività regolarizzate, il che può portare alcuni contribuenti a optare sia per la regolarizzazione che per l’affrancamento.

In conclusione, al 30 novembre rimane l’appuntamento con il modello REDDITI 2023, e alcune indicazioni importanti potrebbero emergere dal provvedimento n. 290480/2023 sulla regolarizzazione.

È fondamentale che i possessori di cripto-attività si informino e adempiano correttamente a questi obblighi fiscali, soprattutto dati i cambiamenti normativi in corso.

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