Concordato Preventivo Biennale (CPB)

Cos’è il Concordato Preventivo Biennale (CPB)?

L’istituto del concordato preventivo biennale prevede la formulazione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, di una proposta per la definizione biennale del reddito derivante dall’esercizio dell’attività d’impresa o dall’esercizio di arti e professioni ai fini IRPEF, IRES e IRAP.

Chi può aderire?

Il nuovo istituto è riservato a due categorie di contribuenti:

  • i soggetti che applicano gli ISA;
  • i contribuenti in regime forfetario.

Il contribuente (soggetto ISA o forfetario), con riferimento al periodo d’imposta precedente a quelli a cui si riferisce la proposta di concordato:

  • non deve avere debiti per tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate o debiti contributivi;
  • oppure, deve aver estinto tali debiti entro il termine per l’adesione al concordato, a condizione che l’ammontare complessivo del debito residuo, compresi interessi e sanzioni, sia inferiore alla soglia di 5.000 euro;
  • non deve aver iniziato l’attività;
  • non deve avere condanne per reati tributari;
  • non deve aver effettuato operazioni straordinarie;
  • deve aver presentato la dichiarazione dei redditi;
  • non deve avere ricavi detassati in misura superiore al 40%.
Come funziona?

L’Agenzia delle Entrate formula una proposta di reddito. L’accettazione della proposta è irrevocabile, salvo il ricorrere di situazioni eccezionali (es. minori redditi effettivi eccedenti la misura del 30%).

È ora al vaglio dell’Amministrazione finanziaria la possibilità di optare per una tassazione sostitutiva sul maggior reddito concordato, con l’applicazione di aliquote differenziate (10%, 12% o 15%) in base al punteggio ISA (per i contribuenti forfetari l’aliquota è pari al 10%, ridotta al 3% in caso di nuove attività). In alternativa sul maggior reddito verrà applicata l’aliquota standard IRPEF, IRES, IRAP.

Nel caso di decadenza dal concordato restano dovute le imposte e i contributi determinati tenendo conto del reddito e del valore della produzione netta concordati se maggiori di quelli effettivamente conseguiti.

Qual è il periodo oggetto di concordato?

Due anni: 2024 e 2025

Per i contribuenti in regime forfettario, un anno: 2024

Qual è la base di calcolo?

Le proposte di concordato preventivo biennale vengono formulate dall’Agenzia delle Entrate sulla base di una metodologia che valorizza i dati:

  • forniti dai contribuenti;
  • relativi ai modelli ISA;
  • presenti nelle banche dati dell’Amministrazione finanziaria.
Quali sono gli effetti del concordato?

Nel biennio oggetto di concordato i contribuenti sono in ogni caso tenuti a:

  • presentare le dichiarazioni dei redditi e IRAP;
  • rispettare gli ordinari obblighi contabili;
  • effettuare la comunicazione dei dati ISA, mediante gli appositi modelli;
  • versare i contributi previdenziali considerando il reddito effettivo, se superiore a quello concordato;
  • liquidare l’IVA e effettuare i relativi adempimenti in modo ordinario.
Decadenza/cessazione del CPB?

Il concordato perde efficacia nel caso in cui:

  • durante il biennio oggetto di concordato sia modificata l’attività rispetto a quella esercitata nel periodo d’imposta precedente il biennio stesso, salvo il caso in cui per la nuova attività sia prevista l’applicazione del medesimo ISA (o la nuova attività rientri in un settore al quale si applicano i medesimi coefficienti di redditività, in caso di utilizzo del regime forfetario);
  • il soggetto che nei periodi di imposta precedenti applicava gli ISA aderisca al regime forfetario;
  • vengano effettuate operazioni straordinarie;
  • durante il biennio oggetto di concordato il contribuente dichiari ricavi o compensi superiori a 7.746.853,50 euro (soggetti ISA) o a 150.000,00 euro (contribuenti forfetari);
  • sia cessata l’attività.
Conviene aderire?

I soggetti che hanno aderito alla proposta:

  • sono esclusi dagli accertamenti induttivi del reddito, a condizione che, in esito all’attività istruttoria dell’Amministrazione finanziaria, non ricorrano le specifiche cause di decadenza;
  • accedono ai benefici premiali specifici del regime ISA, se soggetti ISA, ovvero:
    • l’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione di crediti per un importo non superiore a 70.000 euro annui relativamente all’imposta sul valore aggiunto e per un importo non superiore a 50.000 euro annui relativamente alle imposte dirette e all’imposta regionale sulle attività produttive;
    • l’esonero dall’apposizione del visto di conformità ovvero dalla prestazione della garanzia per i rimborsi dell’imposta sul valore aggiunto per un importo non superiore a 70.000 euro annui;
    • l’esclusione dell’applicazione della disciplina delle società non operative;
    • esclusione degli accertamenti basati sulle presunzioni semplici;
    • anticipazione di almeno un anno, con graduazione in funzione del livello di affidabilità, dei termini di decadenza per l’attività di accertamento con riferimento al reddito di impresa e di lavoro autonomo;
    • esclusione della determinazione sintetica del reddito complessivo.
Ho già versato il primo acconto, come faccio ad adeguarlo al reddito proposto con CPB?

Le maggiorazioni devono essere versate entro il termine previsto per il versamento della seconda o unica rata di acconto, fissato, per il 2024, al 2.12.2024.

Cosa succede se non aderisco?

Per i contribuenti non aderenti al concordato è prevista un’intensificazione dei controlli. Tuttavia, la mancata accettazione della proposta non produce di per sé alcuna conseguenza negativa automatica a carico degli interessati, con particolare riferimento alla valutazione del loro livello di affidabilità fiscale che resta subordinata a specifiche attività di analisi del rischio.

Quali sono i termini di adesione?

Il termine di adesione è fino ottobre 2024.

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