Welfare aziendale e rimborso bollette: il tetto di esenzione sale fino a 600 euro.

Il Decreto Aiuti-bis (art. 12, D.L. 9 agosto 2022, n. 115), per il solo anno 2022, modifica la soglia di esenzione da tassazione per i benefit aziendali concessi dal datore di lavoro ai dipendenti, che passa da 258,23 euro a 600 euro, includendo tra i c.d. “fringe benefit” anche le somme erogate o rimborsate ai lavoratori dipendenti per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.

Il datore di lavoro, quindi, potrà riconoscere al proprio dipendente una somma utile al pagamento delle bollette senza che questo importo sia soggetto ad imposizione IRPEF.

Cosa sono i fringe benefit?

I fringe benefit sono la forma di welfare più vicina alle esigenze quotidiane dei dipendenti e coprono tutte quelle spese che rispondono a bisogni e necessità legate alla vita privata e familiare.

Si tratta di forme di retribuzione non in denaro concesse al dipendente tramite l’uso di beni aziendali o la fruizione di specifici servizi: i buoni spesa, i buoni carburante, i buoni pasto, le polizze assicurative sulla vita, l’erogazione di servizi asili nido, gli abbonamenti a servizi di trasporto pubblico, l’auto aziendale, un prestito personale concesso ai dipendenti a tassi inferiori a quelli di mercato.

Una leva significativa di sostegno al reddito e ai consumi, con vantaggi per imprese e dipendenti.

Welfare aziendale 2022, quali sono le novità?

Il provvedimento punta a rafforzare il welfare aziendale, raddoppiando la soglia di esenzione fiscale dagli attuali 258,23 euro a 600 euro. Una misura di grande valore che può consentire di generare nuovi consumi e ammortizzare le spese in aumento, soprattutto alla luce dell’attuale scenario economico.

Fino al 31 dicembre 2022, si prevede l’incremento a 600 euro del valore dei beni ceduti e dei servizi che non concorre a formare il reddito di lavoro dipendente, includendo anche le somme erogate o rimborsate ai lavoratori dipendenti per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.  Un supporto considerevole al caro bollette, che si preannuncia particolarmente incisivo per il prossimo autunno.

Nel dettaglio, l’art. 12 del D.L. n. 115/2022 (rubricato “Misure fiscali per il welfare aziendale”) dispone che “limitatamente al periodo d’imposta 2022, in deroga a quanto previsto dall’articolo 51, comma 3, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di euro 600,00”.

Si specifica che la soglia di 600 euro è cumulabile con i 200 euro del bonus carburante previsti dal Decreto Legge n. 21/2022 del 21 marzo 2022, c.d. “Decreto Ucraina”, raggiungendo per ogni beneficiario il totale erogabile esente IRPEF di 800 euro.

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