La Legge di Bilancio 2026 introduce la quinta edizione della definizione agevolata delle cartelle esattoriali, nota come rottamazione quinquies. Si tratta di una misura che consente di estinguere i debiti fiscali pagando solo la sorte capitale, eliminando sanzioni, interessi di mora e aggio di riscossione. Tuttavia, rispetto alle precedenti edizioni, il perimetro è molto più ristretto e le condizioni di accesso sono più severe.
Chi può aderire
- Debiti ammessi:
- Imposte derivanti da controlli automatizzati delle dichiarazioni (artt. 36-bis e 54-bis DPR).
- Contributi INPS non versati e non derivanti da accertamento.
- Multe stradali irrogate dall’amministrazione statale (con azzeramento degli interessi).
- Periodo coperto: carichi affidati all’Agente della Riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023.
- Accesso per i decaduti: possono aderire anche i contribuenti che sono decaduti dalle precedenti rottamazioni (ter, quater, saldo e stralcio), ma solo per i carichi compatibili con la nuova definizione.
Chi è escluso
- Debiti da accertamenti sostanziali, tributi locali, multe della polizia municipale.
- Contribuenti che al 30 settembre 2025 erano in regola con i pagamenti della rottamazione quater: non potranno abbandonare il piano in corso per aderire alla quinquies.
Scadenze e modalità
- Domanda telematica entro il 30 aprile 2026 sul portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
- Prima rata: 31 luglio 2026.
- Rateizzazione: fino a 54 rate bimestrali (9 anni), con interessi al 4% annuo dal 1° agosto 2026.
- Importo minimo rata: 100 euro.
Regole di decadenza
- Si decade se non si pagano almeno due rate, anche non consecutive, oppure la prima o l’ultima rata.
- Nessuna tolleranza per ritardi: basta un giorno di ritardo per perdere il beneficio.
- Una volta decaduti, non sarà possibile chiedere nuove dilazioni sul debito residuo.