Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge n. 118 dell’8 agosto 2025, il decreto Omnibus (DL n. 95/2025) ha concluso il suo iter parlamentare, introducendo una serie di misure trasversali volte a sostenere l’economia nazionale. Il provvedimento interviene su ambiti eterogenei: dalla fiscalità alle politiche abitative, dal comparto turistico agli investimenti in start-up innovative. Di seguito, una sintesi delle principali disposizioni di interesse fiscale e settoriale.
Superbonus e agevolazioni per le aree colpite da eventi sismici
L’articolo 4, comma 2, estende al 2026 la possibilità di usufruire del Superbonus 110% per gli interventi su immobili danneggiati dai terremoti che hanno colpito i comuni del Centro Italia (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria), includendo anche gli eventi del 6 aprile 2009. La detrazione è riconosciuta per le spese eccedenti il contributo pubblico alla ricostruzione, a condizione che sia stata esercitata l’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito.
Confermate anche per il 2025 le esenzioni fiscali previste per le imprese e i professionisti operanti nella Zona Franca Urbana Sisma Centro Italia, nel limite di 11,7 milioni di euro. Le agevolazioni comprendono esoneri da imposte sui redditi, Irap, Imu e contributi previdenziali, come previsto dall’art. 46 del DL 50/2017.
Il comma 5-bis proroga al 31 dicembre 2025 i lavori del tavolo tecnico presso il MEF per la verifica dell’attuazione delle norme sul rimborso delle imposte ai soggetti colpiti dal sisma del 1990 in Sicilia.
Sugar tax rinviata al 2026
L’articolo 8 posticipa al 1° gennaio 2026 l’entrata in vigore dell’imposta sul consumo delle bevande edulcorate, prevista dalla legge di bilancio 2020 (art. 1, comma 676, L. 160/2019).
IVA agevolata per opere d’arte, antiquariato e collezione
Con l’articolo 9, l’aliquota IVA per la cessione di oggetti d’arte, d’antiquariato e da collezione è ridotta dal 10% al 5%. La modifica comporta l’alternatività tra l’applicazione dell’IVA agevolata e il regime del margine. Quest’ultimo sarà applicabile solo se il bene è stato acquistato o importato con aliquota ordinaria (22%).
È stato abrogato l’art. 39 del DL 41/1995, che prevedeva l’IVA al 10% per le importazioni di tali beni. Contestualmente, la Tabella A del DPR 633/1972 è stata aggiornata: gli oggetti d’arte, d’antiquariato e da collezione sono ora soggetti all’aliquota del 5%, purché non si applichi il regime speciale per i rivenditori di beni usati.
Ravvedimento speciale per i contribuenti ISA aderenti al CPB 2024–2025
L’articolo 9-bis introduce una disposizione di favore per i soggetti ISA che hanno aderito al Concordato Preventivo Biennale 2024–2025. È considerato tempestivo il pagamento del ravvedimento speciale (art. 2-quater, DL 113/2024) effettuato entro cinque giorni dalla scadenza del 31 marzo 2025, purché avvenuto prima della notifica di atti.
Misure per il comparto turistico-ricettivo
L’articolo 14 stanzia risorse per migliorare le condizioni abitative dei lavoratori del settore turistico-ricettivo, inclusi bar e ristoranti. Sono previsti:
- 44 milioni per il 2025;
- 38 milioni per ciascuno degli anni 2026 e 2027.
I contributi riguardano:
- interventi di costruzione, riqualificazione e ammodernamento energetico-ambientale degli alloggi;
- sostegno ai costi di locazione per abitazioni a canone calmierato (almeno il 30% inferiore al valore medio di mercato).
I beneficiari saranno imprese che gestiscono strutture ricettive, termali o esercizi di somministrazione (art. 5, L. 287/1991). Entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto, il Ministero del Turismo definirà criteri, modalità di assegnazione e regole di controllo.
Prorogato al 15 dicembre 2025 il termine per l’aggiornamento catastale delle strutture ricettive all’aperto, inizialmente previsto al 15 giugno 2025 (art. 7-quinquies, DL 113/2024).
Investimenti istituzionali in start-up innovative
L’articolo 33 conferma l’interpretazione autentica del concetto di “investimenti qualificati” ai fini dell’applicazione dei regimi fiscali agevolati per Casse di previdenza e fondi pensione. Gli investimenti qualificati includono anche gli impegni vincolati a realizzarli, direttamente o indirettamente.
Dal 1° gennaio 2025, per accedere ai benefici fiscali, gli investimenti in Fondi per il Venture Capital devono rappresentare:
- almeno il 3% del paniere qualificato nel 2025;
- il 5% nel 2026;
- il 10% dal 2027.
Inoltre, le risorse investite tramite FVC dovranno essere integralmente destinate a ciascuna PMI entro la durata del fondo, e ogni PMI dovrà rispettare almeno uno dei requisiti previsti dal regolamento UE n. 651/2014. Le condizioni di accesso agli aiuti sono infine ricondotte ai criteri europei unificati, superando l’elencazione caso per caso prevista dalla legge n. 145/2018.