Distacco e prestito di personale

28/03/2025: AGGIORNAMENTO

Confermato per il 2025 l’assoggettamento ad IVA per il distacco del personale

L’Agenzia delle Entrate conferma per il 2025 l’assoggettamento ad IVA dei rimborsi dei costi sostenuti per il distacco del personale.

In linea con quanto sancito dalla Corte Costituzionale, il distacco del personale è soggetto ad imposta e ricorre l’onerosità della prestazione, a prescindere che ci sia un mero ribaltamento dei costi sostenuti, non richiedendosi quindi il presupposto di un ricarico per l’operazione svolta (mark-up).

Secondo l’amministrazione finanziaria esiste un nesso diretto tra il prestito del personale, e gli importi versati per l’operazione, specificando che, il corrispettivo dell’operazione che verrà corrisposto – ai fini IVA – dovrà essere individuato nell’ importo erogato a titolo di rimborso del costo complessivo sostenuto dall’impresa che fornisce il personale, per ogni singolo lavoratore distaccato.

Sono tuttavia fatti salvi i comportamenti pregressi adottati dai contribuenti.


In vigore dal 01/01/2025 la sentenza che assoggetta ad IVA il costo del personale

Con la pubblicazione sulla GU del 14 novembre 2024 della Legge 166/2024 di conversione del DL 131/2024, è stato abrogato il comma 35 dell’art. 8 della Legge 67/88 che aveva stabilito la non rilevanza ai fini iva del riaddebito del costo del personale, sostenendo che essendo un ribaltamento di costi senza nessun guadagno, l’operazione non rientrava nell’imponibilità iva. Nella Risoluzione 346E del 2002, la stessa Agenzia delle Entrate confermava questa impostazione.

Ora con la sentenza del 12.08.2024 la Corte di cassazione ha considerato tale operazione onerosa anche in mancanza di lucro. Pertanto, dal 01 gennaio 2025 il riaddebito del costo del personale va assoggettato ad iva con aliquota ordinaria.

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