PIANO DI TRANSIZIONE 4.0: TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE

Cos’è il Piano Nazionale di Transizione 4.0?

Il Piano Nazionale di Transizione 4.0 è la nuova politica industriale del Paese, più inclusiva e attenta alla sostenibilità, finalizzata a sostenere la ripresa dell’economia e delle imprese italiane.

In particolare, si vuole porre particolare attenzione all’innovazione, agli investimenti green e alle attività di design e ideazione estetica svolte dalle imprese operanti nei settori tessile e moda, calzaturiero, occhialeria, orafo, mobile e arredo e della ceramica. L’intento è quello di valorizzare ulteriormente le produzioni del nostro Made in Italy.

Il Piano di Transazione 4.0 – come si evince dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico MISE – sfrutta le risorse che l’Europa ha messo a disposizione tramite il Recovery Fund. Contiene, quindi, tutta una serie di agevolazioni fiscali che vanno a sostenere il bisogno di liquidità delle imprese e il loro sviluppo in seguito alle misure di contenimento della pandemia che le hanno tanto penalizzate.

Cos’è il credito d’imposta 4.0 e a chi è rivolto?

Il credito d’imposta 4.0 è una agevolazione per le imprese che investono in beni strumentali materiali e immateriali. Si tratta di un vero e proprio “rimborso” pari a percentuali variabili del costo sostenuto per l’acquisto dei suddetti beni.

Il credito d’imposta 4.0 è rivolto a tutte le imprese cha hanno sede in Italia, incluse le organizzazioni di soggetti non residenti.

Per averne diritto, tuttavia, l’ordine per beni strumentali deve essere accettato dal fornitore o venditore entro il 31 dicembre 2021, con un versamento di acconto da parte dell’acquirente pari ad almeno il 20% del costo totale del bene.

Quali beni si possono finanziare con il credito d’imposta 4.0?

Le agevolazioni previste intendono incentivare lo sviluppo verso il digitale e l’interconnessione, la sostenibilità e tutti quegli investimenti volti al miglioramento tecnologico dell’impresa in ottica digitale.

Di seguito le principali azioni:

1. Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali

A cosa serve: Supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

Cosa finanzia:

Beni materiali ad alto contenuto tecnologico, funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale in chiave Industria 4.0 (Allegato A Legge 232/2016):

  • beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati e/o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti;
  • sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità;
  • dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0.

Beni immateriali strumentali (Allegato B Legge 232/2016):

  • software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni, anche mediante soluzioni di cloud computing.

Beni materiali e immateriali “ordinari”:

  • beni “ordinari”, diversi da quelli elencati negli Allegati A e B

Tutti i dettagli del Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali disponibili a questo link.

2. Credito d’imposta ricerca, sviluppo, innovazione e design

A cosa serve: Stimolare la spesa privata in ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica per sostenere la competitività delle imprese e per favorire i processi di transizione digitale e nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale.

Cosa finanzia:

Attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale:

  1. spese di personale relative ai ricercatori e ai tecnici titolari di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegati nelle operazioni di ricerca e sviluppo;
  2. quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati nei progetti di ricerca e sviluppo;
  3. spese per contratti di ricerca extra muros aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta;
  4. quote di ammortamento relative all’acquisto da terzi, anche in licenza d’uso, di privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale;
  5. spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta;
  6. spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nei progetti di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta. 

Attività di innovazione tecnologica:

  1. spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nelle operazioni di innovazione tecnologica svolte internamente all’impresa;
  2. quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati nei progetti di innovazione tecnologica;
  3. spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta;
  4. spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta;
  5. spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta.

Attività di design e ideazione estetica:

  1. spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato presso le strutture produttive dell’impresa nello svolgimento delle attività di design e ideazione estetica ammissibili al credito d’imposta;
  2. quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili utilizzati nelle attività di design e innovazione estetica ammissibili al credito d’imposta, compresa la progettazione e realizzazione dei campionari;
  3. spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di design e ideazione estetica ammissibili al credito d’imposta;
  4. spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente per lo svolgimento delle altre attività innovative ammissibili al credito d’imposta;
  5. spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività di design e ideazione estetica ammissibili al credito d’imposta.

Tutti i dettagli del Credito d’imposta ricerca, sviluppo, innovazione e design disponibili a questo link.

3. Credito d’imposta formazione 4.0

A cosa serve: Sostenere le imprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale creando o consolidando le competenze nelle tecnologie abilitanti necessarie a realizzare il paradigma 4.0.
Cosa finanzia:

L’agevolazione è riferita alle spese sostenute nel corso del 2020 – 2021 – 2022.

Sono ammissibili al credito d’imposta le seguenti spese:

  • spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
  • costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, quali le spese di viaggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto, l’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione. Escluse spese di alloggio, ad eccezione spese di alloggio minime necessarie per lavoratori con disabilità partecipanti;
  • costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
  • spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali) per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione.

Ammissibili anche eventuali spese relative al personale dipendente ordinariamente occupato in uno degli ambiti aziendali individuati nell’allegato A della legge n. 205 del 2017 e che partecipi in veste di docente o tutor alle attività di formazione ammissibili.

Le attività formative dovranno riguardare: vendite e marketing, informatica, tecniche e tecnologia di produzione.

Tematiche oggetto della formazione su tecnologie previste dal Piano Nazionale Industria 4.0

  • big data e analisi dei dati;
  • cloud e fog computing;
  • cyber security;
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (rv) e realtà aumentata (ra);
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo macchina;
  • manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
  • internet delle cose e delle macchine;
  • integrazione digitale dei processi aziendali.

Tutti i dettagli del Credito d’imposta formazione 4.0 disponibili a questo link.

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