Il disegno di legge di Bilancio 2025 prevede la proroga delle agevolazioni per i premi di risultato e i fringe benefit fino al 2027. Le misure mantengono le aliquote ridotte e i limiti fiscali già applicati nel 2024, ma richiedono il rispetto di requisiti specifici da parte di lavoratori e aziende.
Premi di risultato
Caratteristiche e requisiti
I premi di risultato continueranno a beneficiare di un’imposta sostitutiva ridotta al 5%, rispetto al 10% ordinario. Questa aliquota agevolata si applica solo ai lavoratori dipendenti con un reddito annuo inferiore a 80.000 euro. Inoltre, i premi devono:
- Essere previsti da contratti aziendali o territoriali.
- Avere natura variabile e legarsi a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza o innovazione, misurabili e verificabili.
- Rispettare un massimale di 3.000 euro lordi annui.
Esempio: Un’azienda introduce un premio legato all’aumento della produttività del 10% entro l’anno, calcolato sulla base del volume di vendita. Tale incremento, verificabile tramite un report annuale, soddisfa i requisiti per l’agevolazione.
Conversione in welfare
Il lavoratore può scegliere di convertire il premio in welfare aziendale, ottenendo la completa detassazione e decontribuzione. Questa opzione consente di ricevere il controvalore in servizi come buoni spesa o assistenza sanitaria integrativa.
Esempio: Un dipendente decide di trasformare il premio di 2.500 euro in contributi per un fondo pensionistico aziendale, godendo così della totale esenzione fiscale.
Fringe benefit
Limiti di esenzione
I fringe benefit, ovvero beni o servizi concessi ai dipendenti senza formare reddito, mantengono un limite esentasse di 1.000 euro annui. Questo limite sale a 2.000 euro per i lavoratori con figli fiscalmente a carico. Tra i benefici riconosciuti rientrano rimborsi per spese domestiche, affitti o interessi sul mutuo dell’abitazione principale.
Esempio: Un lavoratore con due figli a carico riceve un rimborso di 1.800 euro per l’affitto della propria abitazione. L’importo non concorre a formare reddito imponibile, rimanendo sotto il limite di 2.000 euro.
Regole di calcolo
Il massimale si calcola considerando tutti i fringe benefit erogati durante l’anno, inclusi eventuali benefici concessi da altri datori di lavoro. È quindi necessario che il lavoratore comunichi l’ammontare totale ricevuto per evitare di superare il limite, pena la tassazione integrale dell’importo.
Esempio: Se un dipendente riceve un pacco natalizio aziendale del valore di 200 euro e un rimborso utenze di 800 euro, ha raggiunto il limite di 1.000 euro. Qualsiasi importo aggiuntivo sarà tassato interamente.
Obblighi per lavoratori e datori di lavoro
Entrambe le agevolazioni richiedono una gestione attenta della documentazione. I contratti devono essere strutturati in conformità alla normativa vigente, mentre i lavoratori devono fornire dichiarazioni precise sui propri diritti, come il numero di figli a carico. Inoltre, per i fringe benefit, l’azienda deve monitorare i limiti di erogazione, specie se utilizza piattaforme dedicate.
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